Quando fai il cambio fornitore luce o gas, è obbligatorio comunicare i dati catastali dell’immobile. Scopri quali sono, perché servono e quali sanzioni rischi in caso di omissione.
Struttura articolo (con H2 / H3)
- Cos’è il cambio fornitore e perché coinvolge anche i dati catastali
- Cosa sono i dati catastali dell’immobile
- Le basi normative: leggi e decreti sull’obbligo
- Chi deve fornire i dati catastali (proprietario, affittuario, ecc.)
- Dove reperire i dati catastali
- Cosa succede se non fornisci i dati
- Best practice per includere i dati nella pratica di cambio
- Conclusione — perché è importante fare le cose per bene
📄 Testo articolo
Cos’è il cambio fornitore e perché coinvolge anche i dati catastali
Il “cambio fornitore” indica il passaggio da un operatore energetico all’altro, senza modifiche tecniche all’impianto (a differenza di voltura o subentro). Quando si richiede questo cambio, il nuovo fornitore deve associare la fornitura all’immobile corretto. Ed è qui che entrano in gioco i dati catastali: servono per identificare in modo univoco l’immobile coinvolto e per garantire trasparenza e correttezza amministrativa.
Cosa sono i dati catastali dell’immobile
I dati catastali sono le informazioni che identificano ogni immobile nel catasto del comune. In particolare:
- Sezione urbana (quando prevista)
- Foglio
- Particella (o mappale)
- Subalterno (se l’immobile è una unità in un edificio)
Queste informazioni assicurano che la fornitura sia legata all’immobile giusto, evitando errori o abusi nella gestione degli impianti.
Le basi normative: leggi e decreti sull’obbligo
L’obbligo di comunicare i dati catastali è previsto da normative che mirano a contrastare l’evasione e a mantenere trasparenza nella gestione delle utenze. Fra queste:
- Legge Finanziaria 2005 (Legge 311/2004) che ha introdotto l’obbligo per le utenze di comunicare i dati catastali al momento dell’attivazione
- Decreto-Legge 28 marzo 2014, n. 47 (convertito con modifiche nella Legge 23 maggio 2014, n. 80), che ha rafforzato l’obbligo anche nelle pratiche di modifica contrattuale (volturazione, subentro, cambio fornitore)
Queste norme presuppongono che il fornitore energetico debba acquisire tali dati in fase preventiva per evitare pratiche irregolari.
Chi deve fornire i dati catastali
L’obbligo riguarda chiunque stipuli o modifichi un contratto per la fornitura, e include:
- Il proprietario dell’immobile
- L’usufruttuario
- L’inquilino o comodatario, se titolare del contratto
- Altri soggetti che esercitano un diritto sull’immobile (es. coniuge, ecc.)
Quindi non solo chi possiede l’immobile, ma anche chi ne è legittimo utilizzatore o a cui viene intitolata la fornitura.
Dove reperire i dati catastali
Se non hai subito a portata i dati catastali, puoi recuperarli in diversi modi:
- Atto di acquisto dell’immobile
- Contratto di locazione (spesso riporta i dati)
- Visura catastale: può essere richiesta online tramite sito dell’Agenzia delle Entrate o presso l’ufficio provinciale del territorio
- Ufficio comunale o tecnico del Comune
Una volta ottenuti, puoi comunicarli al fornitore in fase di sottoscrizione del contratto o nel form di cambio fornitore (alcune aziende permettono il caricamento online).
Cosa succede se non fornisci i dati catastali
La normativa prevede che la fornitura non venga annullata in automatico, ma che possano verificarsi conseguenze:
- Sanzioni pecuniarie: da circa 103 euro fino a 2.065 euro, a seconda della gravità del caso e del tipo di omessa comunicazione
- Difficoltà nelle pratiche future: ad esempio per volture, subentri o modifiche contrattuali, se l’immobile non è identificato correttamente
- Maggiore esposizione ai controlli fiscali o amministrativi, perché l’omissione può apparire come un’anomalia nella gestione delle utenze
Best practice per includere i dati nella pratica di cambio
Per evitare rischi ed errori, è utile:
- Recuperare i dati catastali con anticipo
- Controllare che siano completi e corretti
- Inserirli (o farli inserire) nei form online del fornitore con attenzione
- Chiedere conferma che il fornitore abbia ricevuto e registrato i dati
- Conservare documentazione (visura catastale, email di conferma) per eventuali controlli
Conclusione
Comunicare i dati catastali non è un’incombenza burocratica secondaria: è un obbligo previsto dalla legge che garantisce trasparenza, correttezza e sicurezza nella gestione delle forniture energetiche.
Quando fai un cambio fornitore — sia per la luce che per il gas — assicurati sempre che questa parte sia gestita in modo corretto. UpEnergy supporta i propri clienti in ogni passaggio amministrativo, affinché il passaggio sia semplice, trasparente e senza sorprese.

