Mercato libero: cosa cambia dopo la fine del servizio tutelato

Il servizio di maggior tutela è terminato: cosa cambia per i consumatori nel 2025 e come orientarsi nel mercato libero dell’energia.

Mercato libero: cosa cambia davvero dopo la fine del servizio tutelato

Il 2025 segna una data storica per il settore energetico italiano: la fine del servizio di maggior tutela. Un passaggio atteso da anni che coinvolge milioni di famiglie e imprese, chiamate a scegliere il proprio fornitore nel mercato libero.

Ma cosa significa davvero questa transizione? E cosa cambia per gli utenti finali?

Cosa significa la fine del servizio tutelato

Fino a oggi, i clienti “tutelati” pagavano un prezzo stabilito trimestralmente da ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente. Con la fine del servizio tutelato, ogni utente deve scegliere un fornitore nel mercato libero, dove i prezzi sono determinati dalla concorrenza e dalle dinamiche di mercato.

Dal 1° gennaio 2025, il regime tutelato è cessato per le utenze domestiche non vulnerabili. Chi non ha ancora effettuato la scelta, è stato automaticamente trasferito a un’offerta PLACET (Prezzo Libero A Condizioni Equiparate di Tutela), con condizioni simili ma non più fissate da ARERA.

Chi è coinvolto e da quando

  • Famiglie non vulnerabili: passaggio automatico al mercato libero da gennaio 2025.
  • Clienti vulnerabili: (anziani over 75, disabili, soggetti in disagio economico o in aree isolate) restano temporaneamente nel servizio di tutela.
  • Imprese e Partite IVA: sono già nel mercato libero da tempo.

Mercato libero vs. servizio tutelato

Aspetto

Servizio tutelato

Mercato libero

Prezzi

Stabiliti da ARERA

Decisi dai fornitori

Durata

A tempo determinato (fino al 2025)

Senza limiti

Offerte

Standard e uniformi

Variegate e personalizzabili

Trasparenza

Totale ma rigida

Dipende dal fornitore scelto

Il mercato libero consente di trovare offerte più flessibili, con bonus, tariffe indicizzate al PUN, servizi digitali e promozioni dedicate. Tuttavia, richiede maggiore attenzione nella lettura delle condizioni contrattuali.

Cosa controllare prima di cambiare fornitore

Prima di aderire a un nuovo contratto è utile:

  • confrontare prezzo energia (€/kWh) e quota fissa annuale;
  • verificare la trasparenza dei costi aggiuntivi;
  • accertarsi della durata dell’offerta e della possibilità di recesso gratuito;
  • valutare la reputazione del fornitore e la qualità dell’assistenza.

In sintesi

Il passaggio al mercato libero rappresenta un cambiamento importante ma anche un’opportunità per scegliere soluzioni più adatte al proprio profilo di consumo.
UpEnergy promuove un modello di fornitura trasparente, indicizzato e senza vincoli nascosti, pensato per restituire al cliente il controllo dei propri consumi.